CAPALBIO

Capalbio è un Castello situato sull’alto di un Poggio, che domina una vasta pianura fino al mare, e dentro terra estende la vista a paesi lontanissimi.“
(G. Santi, 1795)

Il borgo medievale di Capalbio, immerso nella natura forte e selvaggia della Maremma, è l’ultimo dominio toscano prima di entrare in territorio laziale.
Il paese vanta origini storiche antichissime, già se ne parla nelle donazioni fatte da Carlo Magno nell’805, ma il tempo non sembra essere passato varcando le antiche porte che introducono al centro storico, per percorrere gli stretti vicoli e  la cinta muraria, ad oggi intatta, e visitare il castello.
Il suo nome deriva da “Caput Album” o “Campus Albus” dovuto, probabilmente, alla presenza di rocce di alabastro nell’area.

Visita al centro storico
Vi si accede da una porta sormontata dallo stemma con il leone d’oro senese che mostra una testa umana calva, simbolo del paese.
È dominato dall’antico castello di origine  aldobrandesca,  ristrutturato dai Senesi, oggi sede di importanti mostre e appuntamenti culturali (vi è ancora conservato il Fortepiano Conrad Graf suonato da Giacomo Puccini).
Ha torre merlata e conserva spalti con feritoie e cammino di ronda, dai quali si gode il panorama sconfinato della pianura, la linea del mare e i profili delle isole dell’arcipelago toscano.

Meritano una visita la chiesetta romanica di San Nicola(nel borgo), con le pareti interne decorate da affreschi trecenteschi e rinascimentali e capitelli romanici con immagini zoomorfe, racemi d’uva, palmette, rosette e foglie stilizzate, e l’Oratorio della Provvidenza, fuori delle mura, dove è conservato un affresco attribuito al Pinturicchio (1510 circa) raffigurante la Madonna in trono con il bambino, angeli e santi.

 

Capalbio
Capalbio
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