ISOLA DEL GIGLIO

L’Isola del Giglio, la seconda per grandezza dell’Arcipelago Toscano, si trova a 17 chilometri da Monte Argentario. Quasi interamente formata da granito, ha una forma bislunga e la sua massima altezza sul mare è di 498 metri. Ha una superficie di 22 kmq ed un perimetro costiero di circa 21 km.

Il Giglio è un’isola che si fa amare.

Il suo segreto sta nella bellezza della sua natura, senza mezze misure. E‘ un’isola che ti può accogliere in inverno come in estate con giornate calme e calde, in cui il blu del cielo e del suo mare fanno da sfondo ad una terra apparentemente aspra, ma con una macchia mediterranea folta e lussureggiante, che a volte precipita verso l’acqua e a volte degrada dolcemente, in un alternarsi di baie e di spiagge dorate.
Profumi e colori che si possono gustare tutto l’arco dell’anno. È nelle passeggiate che ci si perde, ritrovando improvvisamente il tempo per soffermarsi a guardare, sentire e rivivere sensazioni vere.

Giglio Castello
Situato a 405 metri dal mare è il capoluogo dell‘isola. Un piccolo borgo medievale, affascinante per la struttura imponente delle sue mura (XI sec.), entrato a far parte dell’associazione “I borghi più belli d’Italia”, che appare ancora più suggestivo se si segue il percorso lungo i camminamenti tra feritoie e trioni, o si esplorano i suoi vicoli sbalzati e interrotti da scale e baschetti.
Le tre porte d’ingresso, addossate a ciclopici massi di granito, testimoniano ancora oggi i tempi delle incursioni piratesche e le signorie dominanti, come mostra lo stemma mediceo sulla porta interna.
Una passeggiata intorno all’abitato fortificato offre, a sua volta, una vista mozzafiato sulle isole di Giannutri, Elba, Montecristo e su un bel tratto della costa continentale.

Giglio Porto
E‘ il nucleo abitativo nato intorno al porto di attracco, ancora rallegrato dalle variopinte case, disposte a semicerchio, che seguono la forma della spiaggia originaria.
È in questo porto qui che si è accolti, tra caffè e ristoranti con verande che si affacciano su di un mare incredibilmente cristallino, su cui dondolano tranquille, barche di tutti i tipi.
In questi colori, ed in parte nell’architettura, si riscontra l’influenza delle due culture, quella ligure e quella partenopea, giunte sull’isola attraverso le migrazioni dei pescatori di corallo napoletani e liguri, che verso la metà del 1700 scelsero l’isola come loro residenza.
Furono, però, gli antichi romani i primi veri residenti; arrivando sul porto, infatti, nella zona chiamata del Saraceno, che comprende l’omonima torre e la piccola baia retrostante, sono ancora visibili i resti dell’antica villa patrizia della famiglia degli Enobarbi. (I e II Secolo D.C.).

Giglio Campese
Un golfo dominato dalla spiaggia più estesa e soleggiata dell’isola. Un ampio abbraccio che si adatta a tutte le esigenze: indimenticabili i tramonti infuocati verso Montecristo. Per la balneazione non c’è che l’imbarazzo della scelta tra la spiaggia e gli scogli di granito, per chi ama un mare più privato e “selvaggio”.
Il bel golfo naturale ha, per sentinelle, da una parte il Faraglione, dall’altra la Torre Medicea. Arroccata su un isolotto di granito, fu costruita alla fine del Seicento per il controllo della pesca di corallo e come difesa dalle incursioni saracene.

Isola del Giglio
Isola del Giglio
Isola del Giglio
Isola del Giglio
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